I giovani tra 18 e 35 anni possono avere difficoltà ad ottenere prestiti e mutui. Richiedere prestiti per i giovani possono incontrare diversi ostacoli, i principali sono
- non avere un contratto di lavoro;
- avere un contratto di lavoro atipico;
- non aver chiesto altri prestiti in passato.
Nel caso in cui il richiedente il prestito abbia un contratto di lavoro atipico, può essere richiesta un’assicurazione sul credito che tuteli la banca in caso di perdita del posto di lavoro. Se invece non si ha un contratto di lavoro sono indispensabili o la firma di un garante o altre altre forme di garanzia reale (es. ipoteche, pegni, …).
Non aver chiesto altri prestiti in passato può essere un problema perchè non esiste presso la Centrale Rischi un profilo creditizio del richiedente, quindi la banca non sa se è un buono o un cattivo pagatore.
Forme di prestito agevolato per i giovani
I prestiti agevolati per i giovani si possono dividere per finalità:
- imprenditoria giovanile o lavoro autonomo
- prestiti per studenti universitari
- prestiti finalizzati (es. per l’acquisto dell’auto).
I prestiti per il lavoro giovanile o femminile rientrano nella categoria dei prestiti d’onore, per i quali non servono particolari garanzie. Permettono di coprire fino al 75% delle spese per la creazione di una nuova azienda o per l’attività in proprio, da rimborsare in un massimo di 8 anni.
I prestiti per studenti universitari possono avere interessi agevolati e requisiti di garanzia e di reddito minimi. Per gli studenti senza reddito e senza garanzie, ma meritevoli (con votazioni alte) c’è il Fondo per il Credito ai Giovani 2018, che permette di accedere ad una garanzia statale fino al 70% della cifra erogata per un massimo di 25 mila euro.
E’ possibile inserire nell’ambito dei prestiti per i giovani anche il Fondo di Credito Nuovi Nati.
Questo fondo permette in caso di nascita o di adozione di ottenere un prestito fino a 10mila euro da restituire entro 7 anni. I prestiti erogati tramite il Fondo Nuovi Nati sono agevolati: il TAEG (tasso annuo effettivo globale) non deve essere superiore al 50% del TEGM (tasso effettivo globale medio).